martedì 22 ottobre 2013

Le figlie del libro perduto



Trama: Connie Goodwin, giovane e brillante dottoranda all'Università di Harvard, è impegnata in una ricerca sui processi di Salem, nel New England, che alla fine del diciassettesimo secolo videro più di centocinquanta persone accusate di stregoneria. Ma durante l'estate è costretta a trasferirsi fuori città per sistemare e vendere la vecchia casa di famiglia. All'inizio contrariata, Connie scopre che l'antica dimora contiene strani e preziosi tesori: non ultima,  una Bibbia da cui cade una chiave dal fusto cavo, al cui interno è nascosto un pezzetto di carta ingiallita con su scritto Deliverance Dane. Un nome legato non solo ai processi su cui Connie sta indagando,  ma anche alla sua famiglia, a un segreto custodito da generazioni di donne e tramandato attraverso un libro proibito: un Libro delle Ombre, depositario di un sapere arcano e sovrannaturale, ormai perduto. Ma un filo rosso lega quel passato oscuro e terribile al presente. E mentre Connie, tormentata dalle visioni, cerca disperatamente di risolvere il mistero, qualcun altro è in cerca del libro perduto e per ottenerlo è disposto a tutto, anche a ricorrere ad una maledizione da cui non c'è scampo...

Mio commento: Mi è piaciuto molto! La base storica su cui si fonda la trama è fedele alla realtà, ma non appesantisce per nulla la trama. Anzi il lettore resta incuriosito, è portato ad entrare nella storia e nella mentalità della gente del New England seicentesco, e a soffermarsi sul loro abbigliamento, sui loro usi e costumi, e le loro credenze e paure.
Questi rimandi storici vengono ulteriormente allegeriti, creando pure una certa suspence, dall'alternarsi della storia dal presente al passato e viceversa.
Il finale forse un pò scontanto, ma neanche poi tanto e comunque che calza a pennello.

La lettura inoltre è molto scorrevole e diretta.

Voto: 4/5

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